La fisiologia moderna a cavallo fra riduzionismo e olismo: metodi per uno studio integrato del sistema nervoso

La scienza tradizionale ha generalmente seguito un approccio di tipo riduzionistico, occupandosi di una precisa descrizione di fenomeni locali, a volte trascurando una visione d’insieme basata sul funzionamento dell’organismo come un sistema integrato. Questo tipo di indagine ha profonde basi epistemologiche, ma anche metodologiche. Nuovi approcci tecnici e di analisi dei dati, divenuti disponibili negli ultimi venti anni, hanno aperto la strada alla possibilità di studiare fenomeni più complessi, e in particolare di valutare come singole cellule integrino la loro attività in organi complessi, e di come diversi sistemi interagiscano tra di loro. Nella relazione verranno brevemente presentati approcci metodologici che permettono di investigare la relazione tra il livello microscopico e macroscopico e l’influenza dei sistemi di comunicazione del nostro organismo, in particolare del sistema nervoso, sulla funzione di organi bersaglio.

Prof.Stefano Rozzi

Stefano Rozzi è ricercatore presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Il suo principale interesse di ricerca consiste nello studio della corteccia cerebrale attraverso un approccio multidisciplinare basato su tecniche anatomiche e fisiologiche. Le principali linee di ricerca sono:
– Studio delle connessioni corticali delle aree premotorie, parietali posteriori e prefrontali.
– Studio elettrofisiologico delle proprietà neuronali della corteccia premotoria ventrale e parietale inferiore (trasformazioni sensori-motorie)
– Studio del ruolo delle aree premotorie, parietali e prefrontali in funzioni cognitive come la percezione delle azioni e la relazione tra percezione delle azioni e cognizione (meccanismo dei neuroni specchio).
– Studio del ruolo della corteccia prefrontale nelle funzioni esecutive.
E’ autore di 52 pubblicazioni: 42 articoli in extenso su riviste internazionali peer reviewed, 8 capitoli di libro su libri con processo di revisione anonima, e 2 articoli su riviste nazionali (h-index: 25; citazioni 4094; fonte: Scopus, 30/03/2020)