I tessuti in osteopatia: il ruolo dell’acqua

Sala Manon, ore 14.15-15 

Da anni, diversi autori discutono sulla possibilità di considerare la disfunzione somatica come “elemento nosologico” rilevabile alla palpazione. Sono molti gli aspetti da considerare riguardo all’eziologia e la diagnosi della disfunzione somatica e la letteratura osteopatica fornisce dettagli sui segni che la caratterizzano, comprese le alterazioni della struttura del tessuto. Recenti acquisizioni scientifiche suggeriscono che l’insorgenza e il mantenimento della disfunzione somatica sia dovuta alla presenza di infiammazione neurogena e dei riflessi della radice dorsale.
Il rilascio di neuropeptidi in periferia attraverso l’attivazione antidromica determinerebbe l’alterazione nei tessuti, in particolare nel connettivo. Tuttavia ridefinire la tipologia di infiammazione potrebbe far comprendere meglio quali meccanismi sottostanno alla disfunzione somatica. In particolare è l’infiammazione di basso grado ad agire sulla matrice extracellulare e sugli elementi cellulari; questi meccanismi sarebbero mediati dall’ambiente in cui i tessuti sono posti, ovvero l’acqua. L’acqua è quella presente nella materia vivente, la quale possiede particolari caratteristiche biofisiche. Il comportamento dell’acqua in prossimità delle membrane biologiche potrebbe spiegare il funzionamento dei tessuti in uno stato di salute e di malattia; tale aspetto va esteso anche all’eventuale risposta al trattamento osteopatico. L’acqua biologica presenta strutture chiamate zone di esclusione, il cui deterioramento porterebbe ad una alterazione del tessuto e del movimento segmentale ad esso collegato; il tutto rilevabile alla palpazione. Gli studi in questo campo sono ancora da approfondire, tuttavia alla luce delle conoscenze attuali è plausibile che il particolare comportamento dell’acqua biologica possa aiutare a comprendere le dinamiche relative al trattamento osteopatico.

Marco Verzella

Laureato in Fisioterapia presso l’Università G. D’Annunzio” di Chieti nel 1998, ha studiato osteopatia presso l’Accademia Italiana Osteopatia Tradizionale (A.I.O.T.) di Pescara diplomandosi nel 2008. Dal 2011 svolge attività di ricerca come membro del Dipartimento di Ricerca dell’AIOT di cui è stato responsabile dal 2015 al 2018. Al suo attivo ha diverse pubblicazioni scientifiche (https://tinyurl.com/5n6upnh4) e relazioni in corsi e convegni. Per AIOT svolge anche l’attività di docente di Osteopatia in ambito Fasciale ed è responsabile della formazione in Metodologia della Ricerca. Membro del Registro degli Osteopati d’Italia (ROI) dal 2008 di cui è stato consigliere della Commissione Ricerca dal 2011 al 2014. E’ stato Vicepresidente di C.O.M.E. Collaboration (2014-2015) e membro dell’E.B.O.M. (European Institute for Evidence Based Medicine) fino al 2014. Svolge la libera professione di osteopata a Sora (FR), Frosinone e Pescara.