Osteopatia e balbuzie

Sala Manon, ore 10.45 – 11.30

L’apparato fonatorio è formato da diverse componenti:  strutture che permettono la produzione di un flusso di aria continua, un organo laringeo che interrompe la colonna d’aria e che può all’occorrenza vibrare, il tratto vocale sovralaringeo che amplifica e modifica il suono laringeo e che può modificare la sua forma in funzione della posizione reciproca delle parti che lo compongono.
È evidente che l’osteopata, nel caso in cui intenda facilitare la produzione di suoni, possa trattare il torace, la laringe e più in generale il suo alloggiamento nella gola, così come le differenti componenti del tratto sovralaringeo per permettere la fisiologica funzione di tutte queste strutture. Questo approccio deve essere integrato in un trattamento generale della persona, sia in presenza di disfunzione nell’emissione sonora che in ottica preventiva, in particolare in caso di professionisti della voce come cantanti, oratori o attori.
Parlare tuttavia non è soltanto emettere suoni, e allo stesso modo l’obiettivo dell’osteopata non può essere soltanto cercare di ripristinare le fisiologiche tensioni in un sistema meccanico raffinato, ma anche provare a interpretare quale alterazione più generale si cela dietro quella disfunzione meccanica. Stiamo avendo prova di questo nel trattamento di ragazzi con balbuzie i quali presentano uno schema disfunzionale caratteristico legato alla loro difficoltà di produzione e di fluenza verbale. Questo quadro spesso è organizzato su un piano differente, che coinvolge la componente emotiva come prioritaria rispetto a quella esclusivamente meccanica. Questo piano è la conseguenza della difficoltà di fluenza verbale? O ne è una concausa? Analizzeremo e discuteremo insieme i risultati di questi primi mesi di ricerca

Michele Finardi

Michele Finardi

Michele Finardi, D.O., osteopata e fisioterapista, dal 2013 è docente di osteopatia muscolo-scheletrica e di clinica osteopatica al CIO – Collegio Italiano di Osteopatia. E’ inoltre titolare di diversi corsi di specializzazione per fisioterapisti negli ambiti della riabilitazione, della terapia manuale e della pediatria in numerose sedi italiane. Ha collaborato con le Ausl di Parma, di Reggio Emilia e della Romagna per la formazione dei dipendenti fisioterapisti pediatrici. Dopo il diploma in osteopatia, conseguito nel 2011, ha seguito il percorso formativo biennale “Osteopatia come medicina di terreno”. Ha frequentato numerosi corsi postgraduate, particolarmente in ambito pediatrico con docenti come S.K.Centers. (San Diego, CA, USA) e Robert Nicault (Paris, France). Nel 2012 ha partecipato alle giornate di dissezione anatomica all’Universitè Renè Descartes a Parigi e nel 2014 al corso “Il sistema cardiovascolare e il sistema linfatico: anatomia, funzione e disfunzione” di Frank H. Willard Ph. D. (Biddeford, Maine, USA). È co-autore di “Osteopatia e sistema linfatico” (2016, Fornari – Finardi – Nardon ed. Piccin).